Peppe Barra: da giovane a Napoli frequenta varie scuole di teatro e dizione iniziando così la sua carriera di attore. Comincia a recitare lavorando nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello e subito dopo come professionista al Teatro Esse; con Roberto De Simone fonda successivamente la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Nella seconda metà degli anni settanta è protagonista della Gatta Cenerentola, opera teatrale di De Simone tratta da una fiaba del Lo cunto de Ii cunti di Giambattista Basile. Dopo aver lasciato la NCCP nel 1978, partecipa alla Serata d’onore con Eduardo De Filippo, un programma televisivo dedicato all’autore napoletano, condotto da Vittorio Gassman. Nello stesso anno interpreta la parte di Giardino, nel film Giallo Napoletano. Nel 1980 vince il premio IDI Saint Vincent come attore e l’anno dopo il premio Maschera d’oro; partecipa inoltre al film La pelle, in cui interpreta un sarto. Nel 1982, in occasione del Carnevale di Venezia, Maurizio Scaparro lo invita ad esibirsi in un assolo: nasce così Peppe e Barra, scherzo in musica in due tempi, dove compare la madre Concetta Barra, che da allora parteciperà a tutti gli spettacoli del figlio. Nasce anche la compagnia teatrale Peppe e Barra che nel 1983 incide un omonimo disco per la Fonoprint. Sempre nello stesso anno Barra interpreta Sancho Panza nei frammenti teatrali del Don Chisciotte, diventato poi uno sceneggiato. Nel 1988 esce un altro disco della compagnia Peppe e Barra intitolato Peppe e Concetta Barra. Agli inizi degli anni novanta Barra incide un disco come solista intitolato Mo’ Vene con cui vince la targa Tenco come migliore interprete per l’anno in corso. Il 3 gennaio 1994 al Teatro Mercadante, per un concerto in omaggio ad Eduardo Caliendo, si riunisce la Nuova Compagnia di Canto Popolare. È anche direttore artistico della Rassegna internazionale della musica etnica, mentre a teatro rappresenta Il borghese gentiluomo. Nel 2002, dopo aver partecipato al film Pinocchio di Roberto Benigni interpretando la parte del Grillo Parlante, riprende gli incontri con gli studenti nelle università. Nel 2003 scrive con Massimo Andrei una fiaba in lingua italo-napoletana intitolata Le vecchie vergini, e al teatro Trianon rappresenta La cantata dei pastori.